Oltre agli appuntamenti del programma del Congresso Eucaristico Nazionale, venerdì 23 e sabato 24 settembre sarà possibile svolgere l’adorazione eucaristica continua e personale dalle ore 9 alle 17 presso le chiese di Santa Lucia e San Giovanni Battista.
Durante i giorni del Congresso, inoltre, nella chiesa di san Francesco d’Assisi sarà possibile visitare l’infiorata in onore della Santissima Eucaristia realizzata dal francescano, padre Carlo Basile.
Santuario Santa Lucia ed Agata alla Fontana
Indirizzo e mappa: Via del Corso
Rettore: Don Cosimo Damiano Fontanarosa
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La chiesa, annessa alla terza e ultima sede della comunità monastica delle benedettine di Santa Lucia e Sant’Agata, fu realizzata da maestranze locale negli ultimi anni del XVIII sec. Un’ampia scalinata precede l’ingresso dalla chiesa la cui facciata, sobria ed elegante, è contenuta tra gli edifici circostanti. Il portale, rettilineo e incorniciato, è sormontato da una piccola nicchia con la statua di San Benedetto, fondatore dell’Ordine di appartenenza delle monache.
L’interno, a navata unica e suddiviso in quattro campate con volte a vela, è scandito a destra e a sinistra da ampie e semplici cappelle realizzate mediante alti e profondi arconi sormontati, sul solo lato destro, da un matroneo utilizzato dalle monache per assistere alle celebrazioni liturgiche.
Nel febbraio 2020 Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina, ha elevato la chiesa a Santuario Diocesano dell’Eucaristia.
Parrocchia S. Giovanni Battista
Indirizzo e mappa: Via San Biagio
Parroco: Don Francesco Gallipoli – Don Angelo Gallitelli
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La chiesa di San Giovanni Battista, gioiello architettonico in stile romanico pugliese, anticamente conosciuta come “Santa Maria La Nova”, fu destinata alle nove monache penitenti di Accon, portate a Matera dal Vescovo Andrea prima del 1193 dalla Palestina. Era chiamata anche “Santa Maria ai Foggiali”, dal nome latino “Fovea” cioè buca, di cui era ricca la zona, per conservare le derrate alimentari come cereali e legumi.
È stata la prima costruzione sacra a sorgere fuori le mura e fu completata nel 1233, ma durante la guerra d’Otranto (1480) fu abbandonata, in quanto il luogo era ritenuto pericoloso per le monache, essendo isolato e fuori delle mura difensive della città. Fu riaperto al culto soltanto nel 1695 da Monsignor del Ryos con l’attuale nome.
Chiesa di S. Francesco d’Assisi
Indirizzo e mappa: Piazza San Francesco d’Assisi
Rettore: Don Angelo Gallitelli
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La chiesa di S. Francesco d’Assisi è stata costruita tra il XIII e XIV secolo, sull’antica chiesa ipogea dei Santi Pietro e Paolo; una chiesetta rupestre, quest’ultima, ancora oggi visitabile ed accessibile mediante una botola posta all’ingresso della terza cappella del lato sinistro, in San Francesco d’Assisi.
Posta in posizione di spicco al termine di via del Corso e all’inizio di via Ridola, la chiesa presenta un’ampia e regolare facciata barocca, risalente al XVIII secolo. L’elemento più importante che la chiesa custodisce è sicuramente un pregevole polittico di nove dipinti a tempera su tavola, opera di Lazzaro Bastiani, artista della scuola veneta del 1500.
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